Ogni sforzo prima o poi porta i suoi frutti. Anche se questi frutti arrivano sotto forma di esperienze negative, non sono meno preziosi, perché l'esperienza è uno dei guadagni più importanti possibili in questo mondo. Chi si rende conto di aver compiuto degli sforzi nel modo sbagliato può cambiare approccio. Chiunque si renda conto che i suoi sforzi sono stati insufficienti può smettere di sprecare energie in sciocchezze.
Non ho visto una sola persona che, con la giusta perseveranza, non sia riuscita a cambiare il suo essere. Se voleva sinceramente cambiare, allora è cambiato. Se una persona vuole diventare consapevole, prima o poi questo accade.
La trasformazione dell'essere è come un salto quantico. Un elettrone assorbe un quanto di energia durante la sua transizione verso un'orbita più alta. Inoltre, non esiste tra queste orbite: scompare da una di esse, apparendo istantaneamente sull'altra. La stessa cosa accade con la coscienza del cercatore. Deve costantemente dirigere la sua energia per espandere la sua attenzione. In questo processo, il ricercatore a volte riesce a prendere coscienza di se stesso, poi viene dimenticato e “si addormenta”. Questo può andare avanti per molto tempo, finché, finalmente, l'energia da lui investita nel lavorare su se stesso diventa sufficiente. E poi c'è un salto: improvvisamente il cercatore si rende conto che i periodi del suo "addormentarsi" sono diminuiti e il livello di autocoscienza è diventato più alto di momento in momento. Questo è un nuovo stadio dell'essere, ed è proprio come un diverso livello di coscienza che lo si sente. Successivamente, si verificano nuove transizioni,
Insieme a questo, il ricercatore ha la sensazione di un certo centro immutabile interiore che, come un'ancora, lo trattiene, impedendogli di identificarsi completamente con i corpi inferiori. Con la crescita della consapevolezza e la trasformazione dell'essere, la sensazione di questo centro aumenta. Alla fine, il cercatore comincia a sentire una presenza costante in tutte le sue azioni.
Questa sensazione è una conseguenza della disidentificazione della coscienza e della sua cristallizzazione in un centro separato. Più il cercatore va, maggiore è la presenza. Allo stesso tempo, la cristallizzazione della coscienza e l'assenza di caos interiore, la disidentificazione della coscienza con la mente indeboliscono l'ego, rendendolo sempre più sottile.
Quando la coscienza è completamente allocata e prende quel posto nell'essere di una persona, che è destinato a lui dal Creatore, allora nella sua luce tutti i resti dell'incoscienza e dell'ego scompaiono insieme a loro. A questo punto il lavoro sulla crescita della consapevolezza può essere completato e goderne i frutti.