È così che, osservando il corpo e le emozioni, ogni ricercatore giunge alla necessità di prendere coscienza della propria mente, dei suoi contenuti e delle leggi secondo le quali opera. Le idee sono il carburante della mente e i desideri sono i prodotti.

Qui devi capire che i desideri sono strettamente correlati ai bisogni e ai requisiti di una persona. "Il desiderio è un bisogno che è impazzito", ha detto Osho, e aveva assolutamente ragione. Esempio: la fame è un bisogno che va soddisfatto. E bere il tè dolce con un morso di cetriolo sottaceto è già un desiderio di piacere ottenuto dal contrasto delle sensazioni gustative. Il bisogno di soddisfare il desiderio sessuale si esprime in certi desideri, e più vengono repressi, più diventeranno sofisticati e pervertiti. Il bisogno di autorealizzazione può portare a un desiderio di creatività, illuminazione, avanzamento di carriera o la sensazione di voler davvero avere una famiglia e avere figli. La formulazione specifica del desiderio dipenderà sempre da un insieme di idee di base assimilate dalla mente. Cioè, la base del desiderio sarà il bisogno, la necessità; e si formerà sulla base del condizionamento, secondo i suoi atteggiamenti. Pertanto, lo stesso bisogno in persone diverse può causare desideri opposti. Ad esempio, il bisogno di sentirsi al sicuro può portare uno a voler stare vicino alle persone (dopotutto, aiuteranno e proteggeranno, semmai), e un altro - a starne lontano (dopotutto, sono imprevedibili, pericolosi e non so cosa stanno facendo).

Per poter vedere i tuoi desideri repressi, devi trovarli. Non sono costantemente nel campo della nostra attenzione, ma vi entrano di tanto in tanto, solo quando la situazione si sviluppa in modo tale che un desiderio possa essere improvvisamente soddisfatto. Non tutti i desideri vengono soppressi a causa dei divieti della moralità e del condizionamento, alcuni di essi non possono essere realizzati al momento, e solo quindi vengono spinti nell'inconscio. È impossibile vederli tutti in una volta, perché ce ne sono molti e sono stati soppressi in diversi periodi della vita. Di norma, questo lavoro è simile alla rimozione strato dopo strato di una cipolla: non appena i desideri e le emozioni relativi a uno "strato" dell'inconscio vengono compresi ed entrati nella sfera della consapevolezza e lavorati, diventa possibile andare più in profondità, dove un nuovo "strato" si apre, contenente le emozioni represse del periodo precedente. Tutto il processo di lavoro con l’inconscio ci ricorda veramente lo sbucciare una cipolla e quando tutti strati sono finiti in mano rimane il vuoto.