Il passo successivo che sorge naturalmente dopo che hai appreso attraverso le idonee pratiche come esprimere le emozioni represse, è: come smettere di reprimerle verso l'interno e imparare ad esprimerle direttamente, nel momento in cui si verificano?

Per smettere di sopprimere, devi imparare a vedere l'emozione o il desiderio emergente nel momento in cui appare. Ciò richiede pochissimo, devi essere presente, ossia consapevole quando ciò sta accadendo. In altre parole, la consapevolezza è la chiave principale per rompere l'abitudine di reprimere tutti i movimenti nei corpi delle emozioni e della mente. E senza rompere questa abitudine, la trasformazione e la disidentificazione diventano solo un altro sogno sfuggente.

Il modo più semplice per iniziare a imparare a vedere come vengono represse le emozioni è dal corpo fisico. Se hai già imparato ad osservare il suo stato, potrai facilmente trovare quei momenti in cui sopprimere la manifestazione delle tue energie. Qualsiasi emozione cerca di esprimersi attraverso il corpo: rabbia - urlando e litigando, tristezza - con gemiti e lacrime, paura e ansia –con il classico senso di contrazione/restringimento a livello muscolare spesso situato nel distretto dello stomaco. Il controllo sulle emozioni è impossibile senza la partecipazione del corpo, così come è impossibile trasferire le informazioni senza un supporto adatto - in forma cartacea è carta, in forma digitale - unità flash, dischi rigidi, ecc. In un certo senso, il corpo è portatore di emozioni. Pertanto, osservando il corpo, si può vedere come reagisce al momento di esercitare il controllo su desideri e sentimenti. Ad esempio, se sei consapevole del tuo respiro, prima o poi noterai che in alcuni momenti diventa superficiale, meno profondo del solito. Ciò è dovuto al fatto che per mantenere inespressa un'emozione è necessario privarla di energia, indebolirla. Ciò si ottiene passando alla respirazione superficiale - limitando l'apporto di ossigeno o, se lo si desidera, prana, aiuta a mantenere il controllo. Diventando consapevoli del cambiamento nella profondità del respiro, puoi vedere l'emozione che viene soppressa in questo momento. Dopo aver visto questo, ci sarà l'opportunità di cambiare la tua reazione.

Ci sono (e non sono rare) persone la cui respirazione varia da superficiale a quasi ferma. Questo è un indicatore del fatto che hanno costantemente il controllo/repressione di sé stessi e dei propri sentimenti. Poiché la tensione infinita e gli schemi respiratori anormali non avvantaggiano nessuno, prima o poi si ammalano, ed il minimo che possono sviluppare è una nevrosi banale, se non qualcosa di peggio.

Poiché le emozioni cercano di esprimersi attraverso il corpo, il controllo principale di questa espressione sarà attraverso i muscoli. Si contrarranno involontariamente, trattenendo l'energia delle emozioni in modo tale che non siano espresse nelle loro manifestazioni. Pertanto, uno che è ben consapevole del proprio corpo può monitorare l'insorgenza di tali tensioni muscolari involontarie e vedere quale emozione è stata soppressa. Se riesci a vedere queste tensioni immediatamente, nel momento in cui si manifestano, allora puoi rilassare consapevolmente i muscoli, interrompendo questo processo.

La paura è repressa nell'addome inferiore e in parte nelle gambe, l'ansia nell'addome superiore, la tristezza nel petto, la rabbia nelle spalle, nelle braccia, nel collo e nei muscoli masticatori. Questa è una descrizione schematica ma corretta delle zone di controllo. Descrivere le sfumature legate al controllo muscolare di ogni emozione, lo considero qui superfluo. Chi vuole può trovarli da solo.

Il potere e il beneficio della consapevolezza è che permette di conoscere sé stessi non dalle parole di altre persone, ma direttamente e direttamente studiando i processi che avvengono in tutti gli strati dell'essere umano. E proprio come un raggio di sole diretto cambia una volta per tutte il gusto della birra appena versata nel bicchiere (questo è un classico modo di dire russo che ho lasciato senza cercare traduzione), così una persona non può rimanere la stessa se almeno una volta vede il meccanismo delle sue reazioni interne. Ho comunicato con persone che dicevano: qui, in tale circostanza mi sono reso consapevole della mia rabbia oppure ho visto la paura repressa e perché l'ho repressa, ma la rabbia inconscia continua a riversarsi e la paura limita ancora la scelta delle possibili azioni. E diventa chiaro che tutte le "rivelazioni" sono avvenute solo nelle loro menti e sono state alimentate dall'immaginazione, non da una osservazione. A volte le persone mentono a sé stesse in modo così sottile che nessuna indicazione della discrepanza tra il loro stato d'essere e le loro affermazioni non aiuta: trovano sempre un modo per autogiustificarsi.