Dio non è nascosto alle persone, anzi - è aperto a loro, ma poche persone hanno davvero bisogno di Lui. Anche in una ricerca spirituale, le persone cercano più soddisfazione personale che qualcosa di più elevato. Alcuni ricercatori mirano a nutrire il loro ego e, in linea di principio, a nient'altro. Alcuni di loro si nutrono del sentimento di essere stati scelti, scegliendo uno stile di vita speciale per sé stessi, e non importa a quale tipo di “setta” decidano di appartenere. Per loro ciò che importa non è la forma esteriore, ma il modo di pensare, in cui la fede nella verità del proprio cammino si coniuga con la condanna di tutti gli altri modi di essere. Da questo punto di vista, il vegetarianismo e la dieta crudista hanno da tempo acquisito tutte le caratteristiche del settarismo, e alla stessa categoria possono essere attribuiti anche numerosi gruppi "spirituali" di vario genere. Gli appartenenti ad una setta hanno la “vera conoscenza”, e tutti gli altri non l'hanno, pertanto vagano nell'oscurità della loro ignoranza, e in essa, alla fine, periranno. Un senso di superiorità sugli altri accompagna sempre quei ricercatori che cercano di soddisfare il proprio ego. Tra loro ci sono anche dei solitari che non sono entrati a far parte di nessun gruppo (per l'inferiorità di tutti i gruppi che hanno incontrato nel loro percorso di vita), ma che scoprono la propria “verità”.

Va detto che la Verità di Dio è multidimensionale e viene rivelata alle persone in modi diversi in diversi stadi del loro sviluppo. Le leggi secondo le quali le persone arrivano a sperimentare la Verità sono generali, ma i particolari e i dettagli del Sentiero di ogni persona possono differire in modo significativo l'uno dall'altro. Tuttavia, le persone che si concentrano sull'autoaffermazione, sull'invenzione dei propri metodi e modi, perdono di vista una cosa importante: tutto è già stato inventato e testato prima di loro. E, per la precisione, tutto è già stato rivelato e donato ai mistici che hanno percorso la Via prima di noi. Sì, è necessario aggiornare pratiche superate e che hanno perso rilevanza dal punto di vista dello stato dell'uomo moderno. Sì, a volte è inutile e semplicemente dannoso prendere in prestito ciecamente pratiche da culture antiche ed estranee. Ma con tutto questo bisogna capire che in tutte le pratiche di consapevolezza c'è un unico principio, e le sfumature possono essere diverse; che anche le pratiche di interazione con Dio operano secondo una legge comune a tutti, e lo stesso si può dire in generale su tutte le pratiche utilizzate dalle persone in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. Tutti gli esercizi possono essere suddivisi in diversi gruppi, a seconda del principio o della legge che utilizzano. Ci sono esercizi che usano il principio di entrare in uno stato mentale alterato e di ottenere alcune esperienze in esso. Ce ne sono altri, la cui essenza è purificare il corpo eterico o la mente: penitenza, latihan o pratica dell'espressione. E quando una persona conosce le leggi con cui funzionano determinate pratiche, può immediatamente dire quale massimo effetto può essere ottenuto da ciascuna di esse. Naturalmente, questo livello di comprensione è disponibile solo per i veri Maestri, che, di norma, vengono coinvolti nella creazione di nuovi esercizi per i propri studenti. Ma nel nostro tempo saturo di informazioni, molte persone escogitano nuove pratiche senza comprendere le leggi in base alle quali operano. Non solo, "scoprono l’acqua calda", spesso escogitano tecniche che non servono. Molto peggio è che creano falsi sentieri lungo i quali è impossibile arrivare a qualsiasi destinazione, screditando il concetto di Sentiero e la possibilità di acquisire esperienze superiori.

Anche persone con spiccate capacita spirituali, di regola, inventano cose già inventate Sono attratti dai giochi della mente, non può essere altrimenti, perché in tali giochi l'ego si rafforza e si soddisfa. La loro ricerca non è una ricerca di Dio, ma una ricerca della propria realizzazione nell'ambito del mondo, nell'ambito dell'acquisizione di un maggiore potere sulle circostanze e sulle persone. E, naturalmente, attraverso queste loro “nuove invenzioni” affermano e confermano il valore della propria unicità, supportata dal desiderio di sviluppare vari tipi di abilità e “superpoteri”. Ogni persona è unica e così, ma la fioritura della sua unicità avviene nell'interazione con l'Altissimo. Nel tentativo di manifestare e realizzare la sua unicità nel mondo e davanti agli altri, una persona cade nella trappola dell'ego e nelle illusioni della mente, da cui non può uscire finché non rinuncia al desiderio di essere "unico". Fino a quando non si rende conto che, indipendentemente dalla forza che ha e dalle capacità che sviluppa in sé stesso, tutto ciò e ben poca cosa a confronto della possibilità di conoscere Dio e la Verità.

Ci sono anche ricercatori che hanno bisogno di tutto ciò che loro stessi imparano e pensano solo per insegnare agli altri. Anche qui è presente l'autoaffermazione dell'ego, che si esprime in modo ossessivo e provocatorio. Spesso, le persone che sono inclini a insegnare agli altri non hanno quasi nessuna esperienza pratica propria, anche se, ovviamente, hanno frequentato alcuni corsi di formazione e seminari. Gli amanti del dare consigli sono diversi dagli amanti dell'insegnamento per il fatto che i primi si sforzano di ragionare con tutto e tutti, alla prima occasione, entrando in un ragionamento e dando opinioni che, in genere, nessuno gli ha chiesto. Comunicano molto nei social network, ovunque dimostrando una comprensione più profonda delle questioni spirituali rispetto ad altri, sono pronti a dare consigli in ogni occasione e possono sempre spendere le loro energie per qualcuno che vuole ascoltarli. La loro ricerca si riduce alla ricerca di orecchie libere in cui riversare la loro sublime "sapienza". E tutto questo è un gioco continuo e infinito dell'ego.

Gli amanti dell’insegnamento non sono così diretti e agiscono in modo più sottile. Possono organizzare gruppi di autosviluppo o tenere seminari sullo stesso argomento. Credono che questo tipo di attività offra un'opportunità per lo sviluppo di sé stessi, e c'è del vero in questo. Ma c'è un'altra verità: tutto ciò in cui è coinvolto l’ego sarà avvelenato dall’ego stesso. La ricerca della Verità inizia con una profonda insoddisfazione per noi stessi e per il mondo, e grazie ad essa possiamo andare oltre. Se vuoi interpretare il ruolo di un capogruppo, sei ancora nel gioco chiamato "Voglio sentirmi importante", e questo è anche un gioco dell'ego che ti allontanerà dal conoscere la Verità proporzionalmente a quanto più a lungo ci giochi. Dovresti insegnare quando hai ricevuto un'indicazione chiara e ben definita della Volontà di Dio che richiede esattamente questo, o quando ricevi tale indicazione dal tuo Maestro. Se agisci per tuo desiderio, allora ti muovi in una trappola, dalla quale è molto difficile uscire, e ci sono molti esempi.

Un uomo trova ciò che cerca, e finché hai bisogno di soddisfazione personale, Dio non ti è di alcuna utilità. Ma le persone spesso si sbagliano, prendendo la loro brama di autoaffermazione come una ricerca dell'Altissimo, e quindi c'è così tanta torbidità pseudo-spirituale nel mondo, che tali persone producono e consumano, considerandosi a torto dei ricercatori. O, peggio ancora, coloro che pensano di aver già trovato la Verità completa e definitiva, ma che invece in realtà possiedono solo un insieme di luoghi comuni e fantastiche sciocchezze. Per arrivare alla ricerca di Dio, e non di te stesso in una versione migliorata, ci vuole una certa maturità, che si raggiunge nel momento in cui si comprende che non c'è vera soddisfazione né nel mondo né nel soddisfare i propri desideri. Tutti ne hanno sentito parlare, e più di una volta, ma fino a quando non diventa la tua esperienza e comprensione, l'illusione che una vita nuova, più completa e appagante inizierà “appena girato l’angolo”, ti accecherà ancora. Dietro ogni svolta c'è l'attesa di una nuova svolta e la stessa illusione, e poi si scopre che la vita è passata, le occasioni sono state perse e non è più possibile fare nulla. Resta solo da morire, sperando segretamente che la morte si riveli la svolta tanto attesa, dietro la quale, finalmente, inizierà una nuova vita celeste.