Non ci è dato trovare Dio nel mondo fisico esterno che ci circonda. In ogni caso, Egli non può essere trovato qui sotto forma di qualche entità superiore. Allo stesso tempo, però, si può scoprire personalmente la Sua Presenza, che si sente come un'energia speciale che permea l'intero spazio del mondo. Ma anche qui sorgono alcune difficoltà, che sono legate all'abitudine dell'uomo di fare di Dio un oggetto. Possiamo facilmente immaginare la Presenza Divina sotto forma di una specie di immagine: come una nebbia che penetra tutto, o energia di un certo colore, o qualcos'altro. Il problema di una persona in relazione alla percezione di Dio e della Realtà più alta, sta nel fatto, che la sua mente è molto frettolosa e crea quasi immediatamente un'immagine di ciò, che ha appena appreso, superando l'esperienza. L'esperienza più elevata è un'esperienza, e nessuna immagine creata dalla mente aiuterà a ottenerla. Più provabile è il contrario, dopo che l'immagine è stata creata, la mente si sforzerà di creare la giusta esperienza, che non si discosti da ciò, che è già dentro la mente. Pertanto, per coloro, che hanno l'immagine di Cristo nella loro mente, verranno esperienze associate a Lui e ai suoi insegnamenti, e per coloro che credono nella Mente universale, arrivano le rivelazioni corrispondenti. Per arrivare a sperimentare la vera Realtà, sono necessarie due condizioni. Primo: sbarazzarsi del potere della mente su te stesso. Cioè, raggiungere un tale grado di consapevolezza, che la mente non corre avanti, in modo da non produrre immagini nuove di ciò che dovrebbe essere sperimentato, e non inventato. È necessario distogliere l'attenzione dall'identificazione con i movimenti della mente, e qui bisogna cominciare a prestare attenzione al corpo, così che poi, quando la consapevolezza prende forza, si interrompono i tentativi della mente di creare immagini dal nulla. Secondo: si dovrebbe sviluppare la propria percezione in modo tale, da poter sentire la Presenza Divina direttamente, al di fuori dei pensieri e delle fantasie su di essa.

Non si può sostenere che tutte le esperienze associate alle idee e immaginazioni su Dio, siano del tutto false, sebbene ce ne siano comunque molte. L'impulso della Conoscenza, ricevuto dall'alto, prenderà forma in accordo con le idee che una persona ha coltivato in sé stesso, e in esse può rivelarsi una parte della Verità, sebbene distorta. Tuttavia, finché rimarrai fedele alle tue idee - sulla Verità e su Dio - essi saranno per te veli, che nascondono entrambi. Qualsiasi idea -ti oscura la Realtà, e alcune di esse diventano dei veri e seri ostacoli sul Sentiero. Questo concetto riguarda anche stesse idee su come dovrebbe essere il Sentiero, come dovrebbe essere l'illuminazione e a cosa conduce. A causa loro, non puoi accettare ciò che è, ciò che sta realmente accadendo e quei aspetti dell'essere un mistico, che non possono essere descritti da nessuna parte, perché sono molto individuali. A causa della discrepanza tra le tue idee sul Sentiero e ciò che sta effettivamente accadendo su di esso, affonderai nella resistenza e perderai l'opportunità di sperimentare la Verità. Devi capire chiaramente, che più idee porti su Dio, il mondo e la Via, più lontano ti ritrovi dalla percezione della Realtà. Il risultato sarà una rabbia, diretta contro tutto ciò che non rientra nella struttura delle tue idee e immagini inventate, accompagnata dalla negazione del tutto ciò che è vero e dalla difesa delle tue illusioni.

Il ricercatore ha bisogno di coraggio per mettere in discussione tutte le sue idee e iniziare a esplorare ciò che è. Sfortunatamente, molto spesso accade esattamente il contrario. Tutto ciò, che non va d'accordo con le sue idee e aspettative, viene messo in discussione, e quindi un'indagine serena sulla questione diventa praticamente impossibile, perché insieme ai dubbi entra una sottile negazione e resistenza. Le pratiche vengono eseguite per mantenere le apparenze di un lavoro svolto, ma in conseguenze, anche i loro risultati vengono messi in discussione o non raggiunti affatto e una persona lascia il Sentiero. Così la mente protegge le proprie illusioni, e quindi la ricerca si riduce solo a trovare sempre più prove, che le proprie illusioni sono la Verità, e la Verità è una finzione di coloro che non hanno capito nulla e non hanno padroneggiato le idee giuste. La via per mantenere le illusioni è ampia, ed è sempre piena di coloro che vogliono nutrire le loro menti e il senso della propria giustizia, non sapendo nulla del Cuore.

Occorre passare dalle idee all'esperienza, dal pensiero alle sensazioni, dalla mente al Cuore. Attraverso la consapevolezza delle sensazioni, arriviamo a sperimentare la Presenza Divina, e attraverso il Cuore, all'esperienza della connessione con Dio. Non una connessione immaginata da noi, ma piuttosto reale, sentita ed esistente.