È difficile raggiungere uno stato che conosci solo dalle parole di altre persone. Puoi volerlo, puoi accendere l'aspettativa di qualcosa di straordinario, ma quando si tratta di raggiungere stati dell'essere più elevati, tutti i tentativi di stimolare te stesso con il desiderio, di regola, si ritorcono contro. Se vuoi sperimentare lo stato di ebbrezza, allora puoi andare a ubriacarti. Allora conoscerai l'effetto del vino sulla mente e sul corpo. Ma la cosa principale che puoi portare via da questa esperienza, sarà il semplice fatto che le tue aspettative, costruite sulle storie degli altri, non coincideranno con le tue sensazioni durante l'ebbrezza. La nostra mente, tuttavia, può eliminare questo problema. Puoi, dopo aver bevuto, iniziare a comportarti nel modo in cui dovresti comportarti secondo le idee che ti sei creato. Allora bere alcolici sarà solo un modo per entrare in uno stato tanto atteso, e la mente “aggiusterà” questo stato, spingendoti in un'espressione o comportamento della tua ebbrezza. Gli adolescenti spesso si comportano in questo modo, soprattutto quelli che hanno assaggiato il vino per la prima volta. A loro piace scherzare facendo scemenze, barcollare e perdere il controllo di sé stessi. Questo è un modo affidabile per far corrispondere le aspettative con la realtà, e per la mente creare tali falsificazioni non è insolito. Devi solo sopprimere quelle sensazioni che non coincidono con quelle previste, sviluppare e rafforzare le sensazioni necessarie e quindi comportarti di conseguenza.

Ora immagina lo stato di amore per Dio, in cui, in teoria, dovrebbe vivere un vero sufi. Ti verranno in mente le poesie d'amore e i detti estatici degli antichi sufi. Da loro capirete, che lo stato di amore per Dio porta in sé l'angoscia della separazione dell'amante dall'Amato e il desiderio appassionato di unirsi a Lui. Allora, probabilmente, capirete che l'estasi è una manifestazione dell'amore dell'uomo per Dio e anche, forse, del Dio per l'uomo. Capirete che quell'amore per Dio è lo stato normale di un vero sufi, e penserete che ognuno dovrebbe sforzarsi di aumentare le sue manifestazioni nel suo cuore. Saprai anche, che l'amore inebria, e rimane solo una domanda: come arrivare allo stato di questo meraviglioso amore per Dio sotto tutti gli aspetti?

Ci sono un paio di semplici verità, che possono essere facilmente verificate nella pratica. Primo, non puoi desiderare ciò che non conosci. Per volere qualcosa, devi sapere che esiste - questo è ovvio. In secondo luogo, per innamorarsi, devi almeno vedere l'oggetto del tuo amore e, ancora meglio, conoscerlo più vicino. E qui si tratta dell’amore normale, umano, del tutto terreno, che può essere diverso per qualità e profondità. Che dire allora dell'amore per Dio, che è impossibile vedere ed è ancora più difficile conoscere Lui?

Nel sufismo coranico si distinguono due tipi di amore: primo -l'amore fisico ordinario, in cui predominano l'attrazione sessuale, la passione e le emozioni, e secondo - l'amore della mente, l'amore razionale, che viene creato e mantenuto a livello della mente. Il primo sorge spontaneamente e una persona non può controllarlo. Il secondo - razionale - è creata e alimentata dall'uomo stesso, e secondo questa logica, dovrebbe contribuire alla nascita della più alta forma di amore possibile, che è rivolta a Dio. L'amore razionale appare ed è sostenuta dalla lettura di testi sacri e dal pensiero, dalla contemplazione delle qualità di Dio e dall’aspirazione per Lui. In altre parole, si basa sulla mente con i suoi desideri, che vengono alimentati attraverso la lettura, il pensiero e la contemplazione. E la mente può amare o un'immagine (cioè un'immagine raffigurante Dio, ad esempio Gesù nel cristianesimo), o un'idea che descrive Dio. Nient'altro è dato alla mente da amare. Quindi, si scopre che sulla strada per la bella meta, il che implica che i sufi amano l'Onnipotente, l'amore si rivela piuttosto speculativo e solo a livello mentale - a meno che, ovviamente, non includi esercizi pratici che ti portino all'estasi o a uno stato alterato. Ad esempio, leggendo dhikr in un modo piuttosto specifico, sarà possibile entrare nel famigerato stato di "ebbrezza" di amore e pensare che in esso ti avvicini a Dio. La mente può a lungo stimolare sé stessa, e altrettanto facilmente può ipnotizzare sé stessa ed entrare in stati alterati. Può produrre un sentimento di amore per Dio, che come ogni altro sentimento, unirà idee, desideri ed emozioni. Ti porterà ispirazione, sostituita qualche volta dalla sofferenza e dal desiderio per l'Amato, di cui tanto è stato scritto nell'antichità. In una certa misura, tutto ciò aiuta ad avanzare sulla Via e certamente contribuisce a cercare esperienze di interazione sempre più stretta con l'Altissimo. Ma la domanda è: questo sentimento è il vero amore per Dio, sperimentato dai mistici?

Estasi, eccitazione, desiderio e passione (espressi, ad esempio, nella preghiera) - tutto ciò si riferisce all'amore terreno e agli stati "terreni". Il vero amore per Dio appare nel Cuore di un sufi quando il Signore si è già rivelato a lui, quando il sufi arriva allo stadio di essere in Lui. E, come sempre accade, il cercatore non può capire la differenza tra un amore sincero, anche se semi-speculativo, per Dio, e l'amore che arriva negli stadi successivi del Sentiero Sufi, finché non li raggiunge lui stesso. Quando una persona intraprende il Sentiero, può amare solo le proprie idee su Dio, anche se derivano da un senso mistico della Sua realtà e Suo sostegno. Queste idee saranno ancora immaginazioni e niente di più. Nel momento in cui, il Cuore del Cercatore si apre e in esso appare la Luce, anche allora il vero amore rimane inaccessibile, perché allora una persona conosce il Creatore, che è la Fonte di tutte le cose, ma che ancora è solamente una connessione con Lui, e nient'altro. Nella fase di seguire la Volontà di Dio, una persona può già amare il Creatore, ma sarà l'amore di un servo per il suo padrone, che si prende cura di lui e lo guida. Questo amore non è ancora permanente e può mostrare malcontento per le richieste che fa il Signore al Suo servo. Direi, che questo stadio del Sentiero è necessario perché, tra le altre cose, il sufi impara ad accettare tutto ciò che gli è dato. E ciò che a parole suona facile, nella vita si rivela molto più difficile. Ti liberi dei rimanenti desideri e attaccamenti, acquisisci la prontezza per la morte, apprendi piena fiducia per qualsiasi contenuto della Volontà di Dio; sei levigato, levigato e levigato finché, finalmente diventi maturo per il passaggio allo stadio successivo del Sentiero. Poi la fase successiva è la scomparsa in Dio. In genere è difficile parlare di amore qui, perché la trasformazione che ti sta accadendo è così radicale che l'esperienza precedente, e con essa i vecchi concetti, diventano inadatti a descriverla.

E cosi si scopre, che una persona arriva per sperimentare puro, incondizionato e non oscurato da tutti i tipi di stati alterati, amore per Dio, solo allo stadio di essere in Lui.