Naturalmente, il cuore come organo fisico, come muscolo che assicura la circolazione del sangue nel corpo e quindi contribuisce al mantenimento di tutte le funzioni fondamentali del corpo, non ha alcuna importanza mistica. Ciò che conta è la posizione del centro energetico, che, una volta attivato, occupa, come le sensazioni, quasi tutto lo spazio del torace. Cosi, per lo meno viene vissuta, sebbene questa proiezione riguardi solo il corpo fisico e non rifletta tutte le possibilità che si aprono grazie a questo centro.
Partiamo da ciò, che è quasi di dominio pubblico. Il Kundalini yoga identifica sette centri energetici, su cui si può e si dovrebbe lavorare. Altri sistemi (incluso il sufismo) nominano un numero di centri diverso o negano del tutto la loro esistenza. In effetti, questo non ha molta importanza, perché la cosa principale nel lavoro mistico è il centro del cuore.
Nelle opere dei poeti, il cuore è la principale fonte di amore. Le persone associano tutte le esperienze sensuali al cuore e l’amore in primo luogo. sentiamo anche il cosiddetto, dolore dell’animo, nel petto e non nella testa. Per quanto riguarda le esperienze sentimentali, la mente è attivamente coinvolta nella loro creazione, ma l'energia stessa del sentimento si manifesta nel petto, a volte direttamente nella proiezione del cuore fisico, ma il più delle volte ciò avviene al centro del torace.
I fans delle teorie sull'ascesa di Kundalini (identifica il sorgere di una forma di energia e di coscienza che rimane arrotolata alla base della nostra spina dorsale fin dalla nascita.), con il passaggio di questa potente e misteriosa energia attraverso tutti e sette i centri, dal basso verso l'alto, hanno fatto molte affermazioni, che descrivono l'intero processo di trasformazione spirituale di una persona. Ma questo processo appare estremamente meccanicistico. Ad esempio, quando a una persona la Kundalini sale e arriva a una chakra e il chakra si accende, allora da questa descrizione sembrerebbe che a questa persona sono già garantiti cambiamenti spirituali irreversibili come se ciò avvenisse in modo automatico. Cioè, la cosa più importante è disporre tale pressione in Sushumna (il canale energetico situato nella proiezione della spina dorsale) in modo, che Kundalini salga il più rapidamente possibile, e basta. È vero che un adepto di questa forma di Yoga, deve comunque purificare il canale e eseguire ogni sorta di pratica, che conduca alla purificazione e all'elevazione, ma l'essenza della teoria non cambia da questo.
Ed ecco cosa si può dire nel merito di questa questione: i centri energetici esistono abbastanza oggettivamente. Questi centri sono collegamenti tra i diversi corpi (fisico, eterico e mentale); inoltre, svolgono le funzioni di trasformatori di energia tra diversi piani. L'affermazione, che il numero di ogni chakra è associata al corpo corrispondente, non sembra del tutto convincente - in effetti, tutto è molto più complicato. Oltre alla trasformazione delle energie, alcuni centri hanno anche funzioni di comunicazione, per il lavoro mistico il centro del cuore è il più importante. Misteriosamente, questo centro è anche il più importante per la vita di ogni persona.
Qui va detto, che in ogni persona tutti i centri in qualche modo lavorano anche se la persona non se ne rende conto, svolgono la loro funzione di trasformare le energie, anche se il più delle volte funzionano male, a causa del fatto che sono quasi completamente bloccati dalle energie represse dei desideri e delle emozioni. E, ad esempio, la liberazione dalle emozioni represse, attraverso l’osservazione consapevole ed espressione, contribuisce notevolmente al ritorno a uno stato di lavoro normale dei centri.
L'importante è che con l'aiuto di esercizi speciali e con la creazione di condizioni adeguate, i centri possono essere accesi piuttosto rapidamente; anche la loro capacità di ricevere e percepire l'energia, che li attraversa, migliora notevolmente. Di per sé, tale accensione crea grandi opportunità per il lavoro interiore, ma non può essere fine a sé stessa e non significa che una persona abbia raggiunto una sorta di super livello. Questo risultato riguarda aspetti tecnici e opportunità di lavoro, ma non è un segno di una sorta di svolta spirituale. Non è così semplice come molti vorrebbero.
I sufi hanno sempre lavorato principalmente con il quarto centro (il cuore), con anahata - nella versione indù. Per questo è stato utilizzato lataif, la pratica di concentrarsi sul centro del cuore e sui suoi "petali", se ancora una volta seguiamo la versione indù, generalmente accettata della descrizione dei chakra. Ed ecco ciò accade in questo caso: non appena il centro del cuore diventa attivo, quando inizia ad accendersi, anche tutti gli altri centri vengono gradualmente attivati da esso. Questo effetto si ottiene dopo un po', ma capita praticamente a tutti che fanno le pratiche con sincera dedizione. In questo caso la sequenza di attivazione dei centri non gioca un ruolo particolare, dato che il centro del cuore resta quello principale, almeno all'inizio. Stranamente, il primo e il secondo centro si accendono più lentamente nelle persone moderne, il che indica quanto ora siamo spostati nella testa - cioè nella mente - e quanta paura repressa abbiamo ora. Ma anche questa non è la cosa più importante.
Ogni energia esiste solo in movimento e come è noto, al di fuori del movimento, diventa materia. Le funzionalità e le capacità dei centri non si limitano solo alla trasformazione delle energie. L'energia scorre attraverso tutti i centri, ma inoltre, i centri possono ricevere energia dall'esterno e allo stesso modo, darla via all’esterno. È chiaro che ciascuno dei centri lavora con energie diverse, diverse sia nella frequenza delle vibrazioni, che nel "contenuto".
Il secondo centro - svadhisthana - per esempio, lavora sia con l'energia sessuale, che con altre energie, quelle che sono direttamente o indirettamente legate alla sessualità umana, qui c’è anche paura e senso di vergogna... È la paura, repressa in passato e che reprimiamo oggi, che blocca il normale flusso di energie nel secondo centro e allo stesso tempo va persa la possibilità di ottenere un orgasmo profondo (e soddisfazione dal sesso) sia per gli uomini che per le donne. E come ho scritto prima, le energie emotive soppresse, a causa della loro impossibilità di fluire liberamente, si fermano e cristallizzano nel corpo fisico, causando lo sviluppo di vari disturbi e malattie.
Il centro del cuore è per di più bloccato dalla energia della tristezza, ma anche i desideri ad essa associate influenzano la sua sensibilità. Allo stesso tempo, il Cuore in senso mistico svolge un'altra funzione vitale: la funzione di canale di comunicazione. Un centro del cuore attivato e un cuore aperto - non è la stessa cosa. Quando il centro viene attivato, il flusso di energie diventa più intenso, accelera e la sua produttività aumenta. Quando il Cuore viene aperto, viene stabilita una connessione cosciente con i livelli superiori dell'Essere, e questa è una situazione completamente diversa.
Per dire la verità, la connessione tra il cuore umano e Dio esiste sempre. È solo, che di solito una persona non è consapevole in alcun modo, e quindi c'è l'illusione dell'assenza di qualsiasi connessione, accompagnata dall'illusione della separazione di sé stessi dall'esistenza. Tuttavia, l'uomo riceve sempre gli impulsi della conoscenza e della volontà, indipendentemente dal suo stato inconscio, che impedisce di percepirli bene. Gli impulsi di conoscenza, nello stato ordinario di una persona, si presentano sotto forma di intuizioni e rivelazioni, quando è completamente chiaro cosa deve essere fatto, ma non esiste una spiegazione logica per questo. Anche le pulsioni di volontà si presentano come desideri e impulsi improvvisi ad agire che non hanno una giustificazione logica dal punto di vista delle motivazioni umane abituali.
Se il cuore di una persona non fosse così fortemente bloccato e non ci fosse una tale mostruosa confusione nella mente e nei sentimenti, allora questi impulsi sarebbero percepiti molto più facilmente e più spesso. Invece così, risultano quasi essere illeggibili e quindi non portano quasi alcun beneficio a una persona. Ma parleremo un po' di più dell’argomento in seguito.
Un Cuore aperto, infatti, è una porta verso un altro stato di essere e verso una vita in cui non c'è più l'illusione della separazione. Grazie al Cuore, una persona può sentire costantemente una connessione con tutte le altre persone, anzi, con tutta l'umanità. Questa connessione è percepita più vicina della connessione con il Creatore. È abbastanza difficile descriverlo esattamente, ma l'analogia assomiglia a questa: a livello energetico, tutte le persone sono collegate in un'unica rete enorme, ogni filo della quale termina nel centro del cuore di un individuo. Con il Cuore aperto, la sensazione, e successivamente la visione di questo livello dell'Esistenza umana, diventa una realtà del tutto oggettiva; nello stato normale, questo livello, come molti altri, è inaccessibile alla percezione delle persone, costringendo loro di rimanere in uno stato illusorio di separazione gli uni dagli altri. Molte persone si sentono inconsciamente connesse con alcune persone (ad esempio con parenti stretti o persone amate), ma un vago sentimento vale poco in confronto alla conoscenza esatta. Grazie a questo collegamento, grandi masse di persone possono essere coinvolte in breve tempo con gli stessi desideri e sentimenti (la rabbia e l'indignazione, ad esempio), ma non è consuetudine parlare di questo.
Inoltre, un vero cercatore deve andare molto oltre nella coscienza dell'apertura del proprio Cuore. E lì c'è l'infinito. Non c'è altro modo per dirlo: a un certo punto, entrando nel Cuore con la sua attenzione, una persona si ritrova in uno spazio infinito. È così che viene percepito e, sebbene sia impossibile viaggiare in tale spazio infinito, puoi immergerti in questa sensazione di infinito, rimanendoci tutto il tempo che vuoi. Insieme alla sensazione di infinito, arriva una sensazione di freschezza e pace, che diventano un costante "sfondo" presente nel Cuore aperto.
E, infine, ad un certo punto nel Cuore avviene un'esperienza di Presenza e connessione con la Sorgente. Questa connessione è assolutamente ovvia e assolutamente reale per il mistico. Inoltre, la sua realtà è costantemente confermata dall'esperienza che sorge nel processo di comunicazione con il Signore. Una volta realizzata coscientemente questa connessione, diventa possibile la resa completa e la sottomissione consapevole della propria volontà e della propria vita al Signore. E dopo, l'esistenza di un mistico acquisisce caratteristiche così misteriose, che è piuttosto difficile parlarne, ed è generalmente impossibile crederci senza avere alcuna esperienza mistica.