A causa della famosa frase di Rumi, secondo la quale un aumento della necessità stimola il risveglio di nuovi sensi, molti cercatori rimangono seriamente impegnati nello sviluppo della propria necessità, sebbene a volte abbiano un'idea molto vaga di che cosa si tratta.

La necessità è qualcosa di cui una persona ha urgente bisogno, senza soddisfazione della quale essa non sarà in grado di vivere o tutto al più la sua vita sarà molto precaria. Spesso la necessità equivale ad un bisogno, ma noi in questa lettura dobbiamo dare significato più preciso a queste due parole, bisogno e necessità, esse non possono essere equiparate. La necessità è davvero qualcosa di vitale! Il bisogno è molto spesso dipendenza - da relazioni, piaceri e altro "cibo" per il corpo, la mente e i sentimenti. Il bisogno di qualcosa o qualcuno nella maggior parte dei casi sembra essere vitale ma in realtà non lo è

Il bisogno è strettamente connesso al desiderio. La necessità è ciò senza la quale un'ulteriore esistenza è praticamente impossibile. Allo stesso tempo, molto spesso le persone riescono a dare la priorità alla realizzazione dei propri desideri a scapito delle loro necessità e poi si chiedono perché la loro vita si sia trasformata in un incubo. Ad esempio, per accumulare denaro, le persone si negano le cose più necessarie, distruggendo la loro salute durante la vita. Ma questi sono, come si suol dire, fatti ovvi. Proviamo a considerare il concetto di necessità in relazione al Sentiero mistico.

Come ho scritto altrove, alcune persone nascono con la sensazione di essere degli estranei in questo mondo. Provano un disagio così intenso nel fare parte di questo mondo, che la necessità di trovare qualcos'altro, qualche altro modo di essere, li porta a cercare il Sentiero abbastanza presto. Le persone di questo tipo sono i cercatori più ardenti, anche se possono girare a vuoto per molto tempo prima di trovare la Via. La necessità di tali cercatori è veramente reale, ma all'inizio spesso non è riconosciuta da loro come tale. All'inizio a loro sembra che potranno essere in grado di adattarsi al mondo e smettere di soffrire, vivono in una sorta di speranza, che li porta a pensare di essere loro stessi in difetto e per questa ragione non sono in grado di vivere nel mondo. Praticamente tutti i cercatori di questo tipo passano prima attraverso la fase della ricerca di vari modi per correggersi, sperando così di superare questo disagio che provano nel sentirsi dei “disadattati”. Così arriva la comprensione di poter cambiare sé stessi, ma il mondo continua ad essere non particolarmente attraente - anzi, sembra loro un posto molto strano e malsano, invece ciò che loro sembra essere attraente, porta sofferenza. E più diventano consapevoli di ciò, più chiaramente diventa evidente la necessità di cercare qualcosa oltre i limiti di questo mondo. E questa non è una fuga, ma è una ricerca di pienezza, che non può essere compresa da chi non ha mai avuto tale necessità. Man mano che si forma l'obiettivo della ricerca, arriva la comprensione e la consapevolezza della necessità, e più chiaramente e accuratamente viene formulato l’obiettivo, maggiormente la “necessità” nutre gli sforzi per raggiungerlo. Sebbene questa espressione non sia esatta in quanto la necessità non nutre direttamente gli sforzi, tuttavia una persona consapevole della propria necessità, investe in tali sforzi il più completamente possibile. 

Per questo, il formulare in modo chiaro l'obiettivo della propria ricerca, porta alla consapevolezza della propria vera necessità e aiuta ad andare verso di esso. Tale è il ruolo della necessità nel lavoro spirituale. Ma c'è un altro aspetto della storia, quello che riguarda il lavoro mistico.

Nel lavoro mistico, nell'interazione con l'Altissimo, la necessità a volte diventa quasi il fattore più decisivo. Lo formulerei addirittura come una sorta di legge: nel Cammino il Signore risponde sempre alla vera necessità. Inoltre, sono propenso a pensare che la stessa cosa accada anche nella vita ordinaria, ma causa i desideri, la continua ansia e lo stato di poca consapevolezza le persone non si accorgono, fin tanto che l’aiuto non viene mostrato in modo del tutto ovvio. Nel lavoro mistico, invece, la possibilità che si presenta corrisponde sempre alla necessità presente.

Ci sono due cose che non possono essere ignorate e queste sono: la preghiera e la risposta ad essa. La pratica della preghiera è finalizzata all'interazione diretta con Dio - con la Sua Presenza - e se eseguita con sincerità e perseveranza, porta sempre frutti. Ma ancora una volta, secondo la necessità della persona che prega. E qui sorge sempre la domanda: per cosa prega una persona? Su ciò di cui necessità veramente, su ciò che gli sembra necessario, o su ciò di cui non ha veramente bisogno, ma che fortemente vuole? Nella risposta a questa domanda sta la chiave del perché alcune preghiere vengono esaudite e altre no. Per coloro, che non hanno praticato mai le pratiche della consapevolezza, sarà molto difficile, quasi impossibile, fare una tale distinzione tra i motivi delle loro preghiere. Ma il fatto rimane comunque questo, la possibilità di ricevere una risposta alle preghiere, corrisponde sempre al grado di necessità di chi la crea. E, naturalmente, maggiore è la necessità di chi prega, maggiore è l'opportunità per la sua soddisfazione attraverso la risposta alla preghiera.

Molti cercatori spesso commettono lo stesso errore: chiedono qualcosa per il quale “oggi” non sono pronti, ignorando quindi la loro necessità corrente, contingente, odierna senza la soddisfazione della quale, un ulteriore progresso è semplicemente impossibile. Naturalmente, se la vostra necessità principale è la conoscenza della Verità e l'esperienza dell'unità con Lui, allora non ci sono problemi, ma di regola, in realtà, ciò accade raramente. Il modo per rendere la necessità di Dio come la necessita più importante per una persona, passa attraverso la soddisfazione e l'allontanamento di bisogni molto più piccoli. In realtà, non tutti i cercatori possano determinare in modo chiaro la loro necessità principale al momento presente, e quindi inseguono un sogno, cioè un desiderio elevato. Per qualche ragione, a molti sembra, che sia molto vergognoso chiedere al Signore qualcosa di piccolo e semplice.

Ecco perché il lavoro mistico ha bisogno di un Maestro, una persona che possa vedere qual è il bisogno principale dello studente ora e a cosa dovrebbe prestare attenzione in primo luogo. Sia nel lavoro individuale, che in quello di gruppo, il Maestro aiuta il ricercatore a dirigere i suoi sforzi nella giusta direzione per manifestare la propria necessità principale ed essere in grado di utilizzarla al momento opportuno come strumento di efficacia per ottenere la realizzazione di quanto richiesto. Nel lavoro di gruppo si manifesta un'altra caratteristica, la "legge di necessità": se il bisogno principale nel gruppo è diverso per tutti, allora non si verifica alcun lavoro mistico significativo, perché l'onda dell'invisibile, che può portare una nuova opportunità, arriva quando tutti si va nella stessa direzione. Per questa ragione, il lavoro mistico, non si verifica sempre e per forza in tutti i gruppi. E a volte ci vuole molto tempo per portare la necessità di tutti i partecipanti in una sorta di corrispondenza, cioè che sia un po’ uguale per tutti.

Quindi, qualcuno nasce già con un certo grado di necessità del superiore, che rivela in sé stesso, semplicemente liberandosi degli obiettivi e delle motivazioni imposte dalla società. Ci sono molte di queste persone, sebbene rappresentino una piccola frazione del numero totale di persone che vivono sulla Terra. Si può dire che sono stati chiamati, ma questo non significa che sono prescelti, e che entreranno sicuramente nel Sentiero. Questo non succederà a tutti, alcuni di loro si suicideranno e altri entreranno in tutti i tipi di dipendenza da droghe o alcol. Tuttavia, si arriva al Sentiero anche in un modo diverso, ad esempio attraverso il desiderio o attraverso l'influenza della Luce, diffusa sotto forma di idee contenute negli insegnamenti spirituali. È vero che gli insegnamenti sono diversi e le idee che diffondono non sempre portano una persona al Flusso Ascendente, ma a noi interessa la situazione con un'idea vera e profondamente percepita, che porta una persona a cercare il Sentiero.

Le idee ci influenzano a livello della mente, questo è chiaro. Se una persona crede in un'idea (qualsiasi insegnamento descrive prima la situazione delle persone nel suo insieme, quindi delinea il loro problema spirituale e poi suggerisce modi per risolverlo), allora vorrà seguirla. Cosi sorge un desiderio, che spingerà una persona a fare certi sforzi nei suoi tentativi di raggiungere i risultati nell’insegnamento scelto. A questo punto, una persona può diventare un seguace, oppure andare oltre nella ricerca, volendo conoscere altri punti di vista su questioni spirituali. Quindi si trasformerà in un cercatore.

Tuttavia, il desiderio è sempre solo un desiderio. Vive secondo le proprie leggi, a volte intensificandosi, a volte svanendo. Porta alla luce emozioni positive o negative, e in generale porta alla sofferenza, aggravando la sofferenza che già esisteva. E così, spesso, la prima necessità urgente del ricercatore è la liberazione dalla sofferenza. Ma tale necessità è insufficiente per andare verso Dio e talvolta può essere soddisfatta con mezzi molto più semplici. Non se ne parla neanche della necessità di Dio in questi casi perché semplicemente non c’è.

La necessità è spesso oscurata dai desideri, e il desiderio deve sempre competere con altri desideri. Pertanto, se il ricercatore non è riuscito a sviluppare dentro di sé una forte necessità dell’Altissimo, allora i suoi sforzi saranno confusionari e altri desideri inizieranno periodicamente a prendere tutta l'energia disponibile per la loro realizzazione. E in una situazione del genere, non ha senso nemmeno parlare di aiuto mistico che può dare un maestro.

Quindi, come può aumentare la tua necessità? Può sembrare un po' strano, ma la necessità si aumenta attraverso la pratica della consapevolezza. E questo vale per entrambi i casi – sia per i “predestinati” che hanno una necessità innata per qualcosa di “altro” rispetto a questo mondo, e sia per coloro i quali invece tutto inizia tramite un semplice desiderio - la consapevolezza per entrambi diventa la chiave. Aiuta i primi a rendersi conto e ad accettare la propria natura e a liberarsi dalle idee sul proprio "essere sbagliato", e da quel momento a cominciare a prendere sul serio la propria necessità di qualcosa di Superiore.  I secondi invece hanno la possibilità di fare crescere la “necessità”, e la pratica della consapevolezza gioca il ruolo principale in questo processo.

Per voler seguire un'idea, bisogna crederci. Seguendo le pratiche consigliate, puoi acquisire esperienza che porterà non a una fede cieca, ma a una conoscenza concreta. La conoscenza conferma o nega l'idea che ha dato inizio a tutto, rafforzando il cercatore sul sentiero o spingendolo a continuare la sua ricerca altrove. L'esperienza personale è la migliore conferma della correttezza dell'insegnamento spirituale, e di conseguenza, serve come base per lo sviluppo della necessità di Dio.

Nella pratica della consapevolezza, una persona lavora con i propri desideri, eliminandone completamente alcuni e indebolendone in modo significativo altri. Pertanto, il desiderio di trasformazione spirituale può diventare il principale, il che cambia notevolmente la situazione interna di una persona. Ad un certo punto, la risoluzione di questo desiderio può diventare una necessità urgente e il cercatore, si potrebbe anche dire, che ha preso la fortuna “per la coda”. Quindi le opportunità si aprono davanti al cercatore per realizzare il suo desiderio, ma è l'importante non perdere il momento. Inoltre, lavorare con i desideri porta a comprendere la loro insensatezza, che cambia l'atteggiamento di una persona nei confronti del mondo. Perdendo le illusioni, il ricercatore perde gli attaccamenti e gradualmente realizza il bisogno di qualcos'altro - qualcosa non illusorio e transitorio, ma assoluto ed eterno. Così, il bisogno dell'uomo cresce oltre i limiti di questo mondo.

La necessità guida il mondo. Il Sentiero Spirituale non fa eccezione. Quando uno studente ha davvero bisogno di un Maestro, lui arriva. A proposito, è vero anche il contrario. La realtà si basa sulle interconnessioni, e la necessità è in grado di attualizzarne molte.

E a coloro che hanno necessità di Dio, Egli si rivela in tutta la sua sconfinata grandezza. Sebbene, per accogliere questa rivelazione, necessario disporre di organi di percezione di un livello di sviluppo superiore a quelli che le persone hanno nel loro stato abituale. Ma se c'è necessità, allora sarà anche una opportunità. L'opportunità di andare oltre l'ordinario, toccando la Verità più alta e sodisfacendo completamente la tua unica principale necessità in senso spirituale.