Il tempo è una cosa plastica e cambia a seconda dello stato di una persona. La percezione del tempo è puramente soggettiva, e quindi può cambiare da un momento all'altro, sia nella direzione dell'accelerazione del suo flusso, sia nella direzione dell'estremo rallentamento, che a volte è molto difficile da sopportare. Il tempo dei mistici è diverso dal tempo della cosiddetta gente comune. Ciò è dovuto alla differenza nella percezione soggettiva del flusso del tempo e nella percezione in generale.

Se provare a formulare l'essenza del fenomeno del tempo, allora il fenomeno sta nel fatto, che il tempo presenta la velocita di distruzione del nostro mondo. Il tempo di una vita umana - oggettivamente - è il tempo durante il quale una persona invecchia e muore. Mentre contiamo ogni nuovo anno della nostra vita, siamo ben consapevoli che ci stiamo avvicinando all'inevitabile fine, quando il nostro tempo sarà scaduto.  Oggettivamente il tempo fissa il tasso di distruzione delle cose e di qualsiasi materia. Ciò diventa più ovvio se ricordiamo gli elementi "pesanti" della tavola periodica: lì il tasso di emivita è la misura principale della loro esistenza. È al tasso di decadimento che il concetto di tempo è più applicabile, sebbene nella comprensione generalmente accettata, si riferisca alla durata dell'esistenza delle cose e al flusso dei processi. Anche se tutto questo - in effetti - riguarda la stessa cosa.

E se il tempo esterno - il tempo di esistenza del mondo fisico - è in una certa misura una costante, allora il tempo interno di una persona è quasi sempre mutevole. Più precisamente, mutevole la sensazione del tempo, e la soggettività di questa percezione è stata ripetutamente descritta da poeti e scrittori. Devo dire, che anche nella percezione interna del tempo, la velocità gioca un ruolo importante. Ad esempio, la velocità delle tue reazioni mentali. Ecco un paradosso: maggiore è questa velocità, più lento è il tempo per te. Come sapete, il tempo si trascina molto lentamente per i bambini, la cui velocità delle reazioni interne è molto alta. Con il passare degli anni la situazione cambia e per gli adulti il ​​tempo comincia a volare, perché a causa delle energie represse, della tendenza a diventare ottusi e dell'abituale evitamento della maggior parte delle reazioni possibili, sfiorano solo la superficie del loro mondo interiore, senza andare mai in profondità. E anche il tempo scivola e i giorni si sostituiscono quasi istantaneamente.

I mistici hanno un senso del tempo molto diverso. Non è né infantile, né adulto. Il tempo dei mistici corrisponde alla loro percezione, non del tutto ordinaria della Realtà. Immagina che, attraverso un Cuore aperto, il mistico sia connesso alla Sorgente, e anche a un certo spazio, che sembra un infinito e sconfinato. E se riesci a farlo, ti renderai improvvisamente conto, che nell'infinito non c'è tempo e non può esserci. Il tempo si riferisce sempre a cose finite. In realtà, è solo una manifestazione di una delle proprietà della materia, associata alla sua non eternità. E cosi un mistico può immergersi in uno stato in cui non c'è tempo, ma, tornando, vive di nuovo nel tempo. Questo è uno stato strano a cui ti abitui gradualmente, ma a causa del quale non puoi più prendere sul serio il tempo del nostro mondo fisico.

Quando il mio Cuore si è aperto, per sei giorni non ho sentito nessun tempo. Questa esperienza è stata così insolita, che mi è sembrato di essere impazzito. Il giorno lasciava il posto alla notte, il sole sorgeva e tramontava, c'era una specie di movimento intorno a me; Andavo a lavorare e interagivo con le persone, imitando la normalità, ma dentro di me non c'era alcun movimento. È abbastanza difficile descriverlo adeguatamente, ma all'interno c'era la sensazione di un completo arresto. E non c'era alcun senso del tempo. Che un’ora, che due, che due giorni: tutto era uguale e non evocava in me sensazioni o sentimenti. Poi la situazione si è stabilizzata e ho sentito di nuovo il passare del tempo, ma questa sensazione era già molto diversa da prima.

Il tempo appartiene al mondo materiale, ma la coscienza, ad esempio, non sa nulla del tempo, perché è eterna. La coscienza è il nostro magnete principale, che riunisce tutti i nostri corpi così diversi; è come quel magnete Divino della Creazione, sulla forza del quale tutti i mondi sono tenuti insieme e ruotano. La coscienza conosce e capisce il concetto di tempo, ma il tempo non ha influenza in alcun modo sulla coscienza. Eccolo il principale paradosso della nostra esistenza: tutto ciò che può morire, infatti tutto ciò che siamo in questa vita, morirà sicuramente. Rimarrà solo l'immortale e ovviamente non l'umano. E quindi, solo la nostra parte mortale è soggetta all'azione del tempo, perché il tempo è il principale messaggero di morte, il cui simbolo è l'orologio, che conta i minuti della nostra vita che scorre. Un'altra cosa è che la morte dei corpi sottili a volte è ritardata rispetto di corpo fisico, - ecco perché esiste la possibilità di contatti con i morti.

Il tempo dei mistici sì forma dalle impressioni e da tutti i tipi di impulsi che ricevono, in ciascuna sua unità. Questo è ciò che distingue i risvegliati dall’addormentati: il loro contatto con la Realtà è più ricco e la loro percezione è più acuta. Gli addormentati si relazionano con la Realtà attraverso i loro “sogni”, manifestati sotto forma di proiezioni, sogni, speranze e ogni sorta di illusioni. E nei sogni, come sappiamo, tutto è poco chiaro e sfocato, la motivazione e l'essenza delle azioni intraprese non sono sempre chiare, e il tempo nei sogni scorre in modi diversi. Per chi si risveglia, il tempo cambia la velocità del flusso e diventa duplice: da un lato, il giorno per loro passa come due o tre, dall'altro le settimane volano impercettibilmente. Anche questo è un paradosso, come gran parte di ciò che è generalmente connesso con i mistici. La sensazione di allungamento del tempo è collegata, come ho già scritto, con un'alta densità di impressioni - per lo più interne, ma anche quelle esterne che riceve il mistico. Questa densità è associata a un'elevata sensibilità e a una gamma ampliata di percezioni, che si sviluppa nel processo di attivazione dei centri e nella crescita della consapevolezza. E si scopre, che qui e ora il tempo scorre piuttosto lentamente, accogliendo in piccoli segmenti temporanei, molti eventi interni. E la mancanza di aspettative o attaccamenti, ti consente di non aggrapparti al senso del tempo, e grazie a ciò, nella percezione dei suoi ampi segmenti - ad esempio, la scorsa settimana - si ha la sensazione che sia passato abbastanza velocemente, anche se sono successe molte cose. È abbastanza difficile descrivere questa percezione paradossale in modo accessibile, perché più alta è la realizzazione di un mistico, più complesso è il suo stato di essere e in più incroci della Realtà lui vive. Per lui diventano disponibili gli stati, dove il tempo cessa di avere un ruolo e, per così dire, è assente - quando è immerso nel Cuore o entra nella pienezza della Coscienza, ma allo stesso tempo è costretto a tornare in un mondo in cui il fattore tempo gioca un ruolo importante – ad esempio, per utilizzare le opportunità, che appaiono nel Lavoro. Questa situazione genera una visione così insolita dei mistici sul mondo e un atteggiamento poco serio nei confronti della nostra realtà fisica, perché per un mistico è tutt'altro che l'unica.

La vita di molti mistici spesso è un esempio di capacità di lavorare molto. Osho, per esempio, è riuscito a dettare seicento libri. Da un lato, tale produttività del lavoro è dovuta al fatto, che i mistici non sprecano tempo ed energie per le sciocchezze, dove le persone comune di solito li spendono. D'altra parte, il tempo dei mistici ha alcune proprietà mistiche e talvolta scorre in modo leggermente diverso, consentendo loro non solo di ricevere più impressioni, ma anche di compiere più azioni, per unità di tempo. È quasi impossibile da capire, ma può essere sperimentato. Tuttavia, questo è un tale mistero, davanti al quale mi fermo e taccio, perché è impossibile parlarne ulteriormente a causa dei limiti del linguaggio e delle possibilità di trasmissione. La vita all'incrocio di diversi livelli di Realtà è piuttosto misteriosa, sembra strano, ma quasi tutte le persone ogni tanto percepiscono tutto ciò, che gli piaccia o no, anche nel loro stato abituale e non sviluppato, loro vivono comunque in questi livelli della Realtà. Quasi tutti incontrano le manifestazioni mistiche dell'Esistenza, almeno una o due volte nella vita. Ma per la maggior parte, le persone, o ignorano queste manifestazioni, dimenticandole rapidamente, o cercano di non pensarci, oppure danno loro un significato che oggettivamente non hanno. Atteggiamenti del genere servono per mantenere i loro sogni, fantasie e speranze. E anche per non pensare, che tutto il tempo della loro vita sia sprecato.