La forma più famosa e diffusa di interazione umana con Dio è la preghiera, in cui le persone si rivolgono a Lui e ricevono o non ricevono risposta. Allo stesso tempo, la mancanza di una risposta può essere spesso un'indicazione che la preghiera non si riferisce al bisogno di una persona, ma si riferisce a un desiderio, che in sostanza è irrealizzabile. Per un mistico, però, la mancanza di una risposta alla sua domanda o richiesta sincera, è un'occasione per riflettere e guardare con attenzione alle sue motivazioni e ai suoi reali bisogni. Le persone spesso chiedono l'irrealizzabile per la speranza infantile di un miracolo e preferiscono la speranza all'azione. Molte preghiere potrebbero avverarsi se la persona che prega facesse almeno uno sforzo per cambiare la sua situazione, esterna o interna. "Dio non ha mani all'infuori delle tue", recita un vecchio proverbio che è vero anche riferito alle preghiere. Prima fai quello che puoi tu stesso, e poi chiedi aiuto al Signore, in quello che non puoi fare da solo. Chiedi ciò che è necessario e prepara, per quanto possibile, il terreno per la risposta alla preghiera, con le tuoi azioni.

Deve essere chiaro, che solo le preghiere personali si riferiscono all'interazione con Dio. Le preghiere rituali, eseguite secondo formule prestabilite, possono essere attribuite all'interazione solo formalmente. Le preghiere rituali, nella maggior parte dei casi, si riferiscono al servizio, cioè all'irradiazione di un certo tipo di energia da parte di una persona, diretta in generale a buoni azioni, ma non direttamente correlata all'interazione con Dio. Ciò include anche preghiere di azioni generali - per la pace nel mondo e la felicità per tutti, per esempio. Quando tali preghiere vengono recitate simultaneamente da un numero sufficientemente elevato di persone, l'energia delle loro preghiere crea uno sfondo favorevole per l'esistenza delle persone, ma questa non è affatto l'interazione con Dio di cui sto parlando.

Ci sono momenti in cui cerchi Dio, ma ci sono anche momenti in cui Lui cerca te. Ci sono casi di conversioni miracolose o casi in cui persone insignificanti sono improvvisamente diventate mistiche di alto livello. È noto il caso del Profeta, quando gli apparve l'arcangelo Gabriele con un messaggio del Signore. I casi in cui il Signore stesso sceglie le persone per qualche tipo di servizio non sono così rari nella storia delle religioni. Allo stesso tempo, non possiamo dire esattamente quale sia il criterio per essere scelti e se questa elezione sia stata preceduta o meno da un periodo in cui, ad esempio, la persona stessa aspirava a Dio e lo cercava. Cioè, se una persona è stata scelta per il suo bisogno di servire Dio, o se era la Sua pura e incondizionata volontà. Mi sembra che avvenga in entrambe i modi. Il Prescelto è necessario per svolgere una certa Opera tra le persone, quindi i mistici dicono, che devono sempre esserci persone sulla Terra che possono interagire consapevolmente con Dio. Quando una persona ha bisogno di Dio, la Via si apre per lui. Quando Dio ha bisogno di una persona che possa diventare un conduttore e svolgere il Lavoro necessario, e non c'è nessun cercatore con un bisogno adeguato, allora vengono da Dio scelte persone anche se queste non hanno espresso la loro volontà di servire Dio. Allora la Grazia scende su chi può riceverla, ed egli si fa conduttore della Volontà di Dio tra gli uomini.

Il bisogno di Dio conduce una persona sul Sentiero. È chiaro che si può arrivare al Sentiero per molte altre necessità, ma solo quei cercatori, che vedono l'unico obiettivo finale possibile, che li porta oltre sé stessi - la Verità, per esempio, o Dio, sono in grado di superarlo fino alla fine. E quando il ricercatore inizia a eseguire regolarmente le pratiche, ricordando sempre il suo obiettivo, allora già in questa fase, piuttosto iniziale, può iniziare l'interazione con Dio, che sarà effettuata sotto forma di conoscenza o, più semplicemente, guida. Di norma, si manifesta sotto forma di ricezione di impulsi individuali di conoscenza che spingono il cercatore nella direzione di ulteriori movimenti o situazioni che richiedono attenzione. Tali impulsi possono indirizzare una persona al Maestro o indicare quale pratica è meglio fare qui e ora. L'interazione con Dio in questa fase non può quasi mai sostituire il Lavoro sotto la guida del Maestro, perché gli impulsi arrivano in modo irregolare e, molto spesso, raramente. Ci sono molte ragioni per cui non c'è quasi mai o è molto rara la guida diretta dall'Alto nelle prime fasi :Percezione imperfetta del cercatore, ricaduta periodica in uno stato inconscio e identificazione con emozioni e sentimenti, l'indebolimento del bisogno di Dio sullo sfondo dell’aumento di altre necessità e desideri del tutto terreni e materiali; inoltre, ci sono momenti in cui, per ragioni cosmiche, nessun movimento - e quindi nessuna guida - è semplicemente possibile. Si può, però, cadere nella tentazione di inventare segni e istruzioni da Dio e sviluppare in sé stessi un enorme ego spirituale e senso di essere prescelti.

Poiché il lavoro del Maestro è dedicato ad aiutare il discepolo ad entrare in interazione diretta con Dio, si tiene sempre il conto degli impulsi ricevuti dai discepoli dall'alto. Il linguaggio di Dio nel rivolgersi agli studenti può essere diverso, ma se è evidente che non si tratta di un gioco di fantasia, ma di un vero messaggio - anche se a volte codificato, come nel caso dei sogni - allora viene preso in considerazione e utilizzato nel lavoro individuale dello studente.

È chiaro che il cercatore può ricevere non solo impulsi di conoscenza, ma anche impulsi della Volontà di Dio, che richiederanno da lui determinate azioni. E se a un mistico, che ha accettato la Volontà di Dio, arrivano regolarmente questi impulsi, al ricercatore tali impulsi possono arrivare di tanto in tanto. Qualsiasi persona, anche lontana dal Sentiero, almeno una volta nella vita può sentire direttamente la Volontà di Dio, riguardo a sé stessa, pur non seguendola. A coloro che cercano una connessione con Dio, questi impulsi vengono rivelati più spesso, sia a causa della loro percezione più sviluppata, sia a causa del loro impegno verso questo. Ma comunque sono irregolari ed è abbastanza difficile costruire qualcosa su di loro. Sebbene ci siano esempi di come una persona che seguendo una sola istruzione ricevuta, ha cambiato bruscamente la sua vita ed è diventata, alla fine, un mistico. Allo stesso tempo, ovviamente, bisogna ricordare che la mente impressionabile ama ingannare se stessa, così, solo chi ha una consapevolezza abbastanza elevata da registrare tutti i movimenti della propria mente, può distinguere con assoluta certezza gli impulsi della Volontà dai propri desideri.

Negli ultimi stadi del Sentiero, quando il mistico accetta la Volontà di Dio, la sua interazione con Lui diventa, diciamo, più stretta. Il Signore non è più per lui un'idea astratta, ma una Presenza viva che sente nel suo Cuore. Pertanto, sia la comunicazione che l'interazione con Lui, diventano un po' diverse, più tangibili, più concrete. Ed ecco cosa devi capire sull'interazione con Dio: essa è organizzato in modo tale da farti andare sempre oltre l'esperienza conosciuta e familiare. Dhikr dà l'esperienza di una qualità diversa dell'essere, che si manifesta in te mentre lo esegui, la preghiera è l'esperienza di una risposta relativa a un problema dove prima non vedevi soluzione. Seguire la Volontà è sempre qualcosa di speciale, perché la Volontà conduce ogni mistico in tali “regioni” esterne ed interne, dove senza di Essa il mistico si troverebbe mai. È chiaro, che seguire la Volontà ha un significato speciale, per chi percorre il Sentiero rimanendo nel mondo, come i Sufi. Per chi si protegge dall'esterno, chiudendosi in una grotta o in un monastero, seguire la Volontà è sempre importante, ma non ha un contenuto così ricco e vario. L'interazione con Dio va sempre oltre il solito, anche se all'inizio solo nelle piccole cose.

Diventando un conduttore di Volontà e di energie superiori, una persona porta nel mondo qualcosa che è più grande di lui. In una certa misura, porta Dio nel mondo e lo rende accessibile alla percezione di coloro che non sono ancora in grado di entrare in interazione cosciente con Lui. Come ciò che è separato comincia a dissolversi nell’intero così il mistico si perde in Dio. Ma è un tale mistero dei misteri che è praticamente inutile parlarne.

In conclusione, ripeterò ciò che ho già detto una volta: sebbene le leggi dell'interazione con Dio siano le stesse per tutti, ma in ogni caso specifico questa interazione avviene in modo speciale, secondo l'unicità della persona che si è rivolta a Dio. Pertanto, il Sentiero può essere generale, ma ogni mistico traccia al suo interno il proprio percorso, che si rivela sempre unico. Colui che è guidato da mistico, inizialmente si muove lungo lo stesso percorso, ma non appena trova la propria connessione con Dio, inizia a muoversi per conto proprio. È sempre stato così, e così deve essere, perché Dio non ha bisogno né di imitatori, né di copie dei santi. Ha bisogno di coloro che hanno maturato la propria esperienza nel lavoro spirituale, che sono riusciti a comprendere il linguaggio di Dio, sono entrati in interazione con Lui, e alla fine, avendo acquisito la pienezza della possibile esperienza per sé stessi, sono scomparsi in Dio.