L'umanità è tormentata dalla questione di Dio (o degli dei) dà quando esiste il mondo. Alcuni, con insistenza, provano a dimostrare che il Creatore esiste, altri, negano altrettanto fortemente ogni possibilità di qualsiasi esistenza. Alcuni credono in Yahweh, altri credono nel progresso, ma nel tentativo di conoscere la Verità, la fede è sempre stata un aiuto inutile. Gli argomenti, a favore e contro l'esistenza di Dio, sono noti a chiunque abbia anche il minimo interesse per l'argomento, ma sono tutti privi di valore. Tutti questi argomenti – sono frutti della mente, e sebbene ad alcuni biologi sembrano avere una solida base scientifica, per le loro convinzioni atee, a un esame più attento, anche tutte le argomentazioni dei seguaci di Darwin sembrano un po' inverosimili. In effetti, nessuno sa da dove e perché siano apparse l'umanità e la vita sulla Terra in generale, e con l'aiuto di una serie di supposizioni, le persone costruiscono varie teorie, per spiegare questo fenomeno incomprensibile, che è la loro stessa esistenza. La questione di Dio è sempre stata così importante, proprio perché attraverso la sua soluzione si è cercato di risolvere l'enigma della propria esistenza. Da essa, da questo principale mistero dell'uomo, derivano tutte le altre grandi domande: su Dio, sulla possibilità dell'evoluzione e su ciò che ci aspetta in questa vita e dopo la sua fine.
Tommaso d'Aquino ha formulato con la mente e la logica cinque prove della necessità dell'esistenza di Dio. Tutte sono facilmente criticabili, come qualsiasi affermazione logica in generale. La logica, come sai, è un'arma a doppio taglio e qualsiasi affermazione può essere rivolta contro sé stessa con il suo aiuto. Immanuel Kant ha dato la sesta prova, che sembrava provenire dalla sua stessa esperienza, dove ha sottolineato la propria esperienza, come conferma della verità delle sue parole. Tuttavia, il sentimento di un imperativo morale, un certo sistema di valori morali incorporato in noi, secondo lui conferma l'esistenza di una Volontà Superiore, in realtà, non è altro, che un riflesso del suo condizionamento, al quale lui ha immediatamente allegato conclusioni filosofiche che Dio esiste.
Non ci sono le prove concrete dell'esistenza di Dio. Tuttavia, non ci sono neanche le prove del contrario, ed è per questo che la questione di Dio è ancora oggi per quasi tutti una questione di fede o non fede. Allo stesso tempo, la maggior parte delle persone ha bisogno di Dio, e anche questo è un fenomeno che non può essere ignorato. Molte persone giungono alla conclusione, che è più facile vivere con Dio che senza di Lui.
Una persona ha un vero e profondo bisogno di Dio? La risposta è ambigua: qualcuno sì e qualcuno no. Anche le risposte degli psicologi a questa domanda non reggono alle critiche, e quindi non le toccherò nemmeno. La vera risposta è semplice: coloro i quali si trovano bene nel mondo esterno, non hanno veramente bisogno di Dio. Il mondo va bene senza Dio, funzionando secondo tutte le leggi esistenti di fisica, chimica, biologia e così via. Per coloro che vivono esternamente, Dio non è particolarmente necessario. La sua esistenza viola la semplicità dell'esistenza terrena, dove i veri scienziati scoprono i segreti della struttura del mondo, senza preoccuparsi della moralità e della fede.
Per coloro che rivolgono la loro attenzione all'interno, Egli diventa improvvisamente necessario, perché altrimenti è impossibile per loro acquisire integrità. Vivendo esteriormente, puoi identificarti con tutto ciò che è presente nel mondo, perdendoti nell'esterno - nella bellezza o nell'orrore, nella lotta o nell'umiltà. Andando verso l'interno, concentrandoti su te stesso, puoi, ovviamente, essere identificato con emozioni e sentimenti, ma è impossibile ignorare la sensazione di trovarti sulla soglia di qualcosa di infinitamente più grande, e persino eterno.
Ecco la Verità: Dio non può essere compreso, sentito o scoperto con la mente. Tutte le prove della mente provengono dal desiderio di dimostrare il proprio punto di vista, e sono tutte finalizzate al prevalere in una discussione con chi la pensa diversamente da te, e quindi alimentano l'ego e un senso di importanza personale. Dio si rivela dal Cuore, e solo in esso si manifesta quella connessione, che rimuove tutte le domande e dubbi sull'esistenza o non esistenza del Creatore. Tutte le prove proveniente dalla mente sono un tentativo fallace, con mezzi inadeguati, e la prova del Cuore non può essere presentata a nessuno in una disputa scientifica. Le parole, che evocano associazioni diverse, a volte opposte nella mente degli ascoltatori, non possono essere la prova di nulla, tranne che possono essere credute o non credute. Ed ecco un'altra Verità: non c'è prova di Dio e non può esserci in questo mondo, perché anche il miracolo più reale visto da tutti viene immediatamente messo in discussione dalla mente, e tutta la sua essenza viene capovolta. La storia di Gesù, come esempio, è una bella conferma dell'incredulità che fu sostituita in seguito dalla vera fede.
L'unica prova di Dio è l'uomo stesso, e non ci sono altre prove così indiscutibili in questo mondo. Ma non tutti vogliono entrare dentro di sé, e francamente, la stragrande maggioranza delle persone, non ha bisogno di alcuna prova di Dio, perché sono intossicate dai loro desideri e sono anche condizionate dalla fede dei loro antenati - fede in Dio o fede in non esistenza di Dio, non c'è differenza. La fede non sostituisce la conoscenza: è una verità ovvia che ogni generazione di persone deve imparare di nuovo. Le persone atee dicono che il nostro codice genetico è quasi uguale a quello degli scimpanzé o per fino dei maiali. Come se forse, questo potesse spiegare tutto. E se rimuoviamo un paio di cromosomi da noi, continuano loro, sarà impossibile distinguerci dalle scimmie. Cosa posso dire?Non posso che essere d’accordo. Credo, che a tutti gli autori di tali affermazioni non piacciono le persone e anzi ne abbiano anche paura, pertanto, danno la preferenza agli animali come una sorta di simbolo della nostra natura animale, non gravata pero da una mente astuta, losca e malvagia. Ma l'uomo non è un animale. Più precisamente, la sua natura animale lo governa solo in parte. E non sappiamo quanto Dio sia aperto agli animali, ma sappiamo che all'uomo può rivelarsi in tutto il suo splendore. Osho ha sostenuto che gli animali vivono già nell'illuminazione, a differenza delle persone, ma secondo me questo è solo un discredito dell'illuminazione, e non un'affermazione che gli animali sono in alcun modo superiori alle persone. La Bibbia è un libro complesso e ambiguo, ma su una cosa si può concordare incondizionatamente: che questo mondo è stato creato per le persone e per la sopravvivenza umana. E solo l'uomo può scoprire i segreti dell'esistenza del suo Creatore, ma non potrà mai risolvere completamente questo segreto.
Qui ci troviamo di fronte al problema dell'impossibilità della conoscenza di sé stesso da parte dell'uomo. L'autocomprensione può essere raggiunta e si può conoscere sé stessi, ma solo a livello dei tre corpi inferiori. Puoi scoprire cosa è nascosto nella nostra memoria, puoi determinare da dove provengono certe reazioni nevrotiche, ma niente di più. Puoi trovare una relazione con le scimmie, oppure puoi trovare una tua connessione caratteriale con l'alcolismo di tuo padre o di tua madre, con la loro psicopatia o, al contrario con il loro stato di calma. Possiamo conoscere di noi stessi tutto ciò che riguarda idee e pensieri, ma non possiamo sapere cosa c'è al di là di essi.
C'è una mente, c'è un Cuore, e c'è anche una Coscienza che si apre a coloro che praticano la consapevolezza, ma c'è qualcosa di più in una persona. Direi - qualcosa di trascendentale. Ogni persona, ogni tanto senta questa trascendenza, ma per la maggior parte, le persone preferiscono non accorgersene, perché per la propria moralità e fede religiosa, potrebbero venire fuori troppi problemi. Ad esempio, se prendi e porti Dio nella vita quotidiana, allora non sarà possibile rubare, mentire e fare il male abituale. Il Signore, grazie ai sacerdoti, sembra un maestro d'asilo, che introduce le regole di come vivere in pace gli uni con gli altri. È già difficile vivere nel mondo cosi come è, figuriamoci usando alla lettera tutti i comandamenti, per questo le persone preferiscono davvero dimenticare Dio.
Ora dirò qualcosa di molto sedizioso e contrario a quasi tutto ciò che è stato detto prima di me. Dio è la libertà, è liberazione, nel vero senso della parola. Dio non ci intralcia con ordini e istruzioni, tutto questo viene fatto da persone, che pensano di sapere come devono andare le cose. È stato grazie ai loro sforzi, che l'inferno e arrivato sulla Terra e tutti si sono indebitati non solo l'uno con l'altro (obblighi reciproche, doveri), ma anche con Dio.
La mia esperienza di Dio è piena di Luce e di libertà. È possibile che questa esperienza sia “colorata” da me, e si può anche dire che sto mentendo. Ebbene, la libertà di esprimere i propri pensieri e sentimenti, per fortuna, non è ancora proibita. I credenti non sono ancora arrivati al punto di incatenare con i loro dogmi coloro che insultano i loro sentimenti. Mentre seguo la Volontà, qui e ora, e dipendo da essa in una certa misura, vedo che ho sempre la libertà di scelta di seguirla o meno, in quanto tempo questa Volontà dovrebbe essere realizzata e quanto urgentemente dovrebbe essere fatto ciò che è stato chiesto. Anche questo è un mistero, che segui con il Cuore, anche se quando pianifichi le tue azioni, non puoi non usare la tua mente, perché è stata creata appositamente per risolvere i problemi esterni, nel mondo.
Una persona non può conoscere sé stessa per un semplice motivo: nel momento in cui conosce sé stessa, arriva a Dio, e quindi tutta la conoscenza perde completamente il suo senso. C'è un corpo fisico, c'è un corpo etereo e c'è una mente,è possibile conoscere tutto in questi corpi, e ovunque in essi si possono dedurre le leggi, secondo le quali questi corpi agiscono e funzionano. Ma non appena il cercatore va oltre questi corpi, tutto diventa complicato. Non appena una persona tocca la sua Coscienza, tocca Dio, e qui finisce la possibilità della conoscenza diretta. Non siamo in grado di conoscere l'infinito, possiamo solo affermare la sua presenza. In questa testimonianza notiamo la presenza, se non di Dio stesso, almeno la presenza di qualcosa di grande nel nostro mondo interiore e molto più grande di noi stessi.
L'uomo non è solo un testimone di Dio, ma anche il suo strumento. Proprio come è impossibile trovare Dio nel mondo esterno, così è impossibile di non trovare Dio nel mondo interiore. Chiunque entri nel suo spazio interiore, se non scopre immediatamente l'illogicità, col il tempo inizia a capirla in modo abbastanza chiaro e preciso. È difficile crederci, ma troviamo Dio dentro di noi, e non altrove. Ovviamente, scopriamo dentro di noi non Dio stesso, ma solo una connessione con Lui, ma una connessione così affidabile, forte e ben sentita, che non c'è spazio per dubbi sull'esistenza di Dio.
Solo l'uomo può essere l'unica prova attendibile di Dio. È attraverso di lui che il Signore può manifestarsi nel nostro mondo, e sono le persone che testimoniano la manifestazione del Divino attraverso la venuto nel mondo del prossimo mistico. Ogni mistico è la testimonianza di Dio e la Sua stessa prova. E non c'è altra prova di Dio se non quella che viene attraverso le persone. Siamo la prova principale dell'esistenza del Creatore, anche se dal punto di vista della mente questa affermazione sembra molto controversa. Tuttavia, ogni persona è in grado di scoprire in sé stessa una connessione con Dio, e ogni persona può trovare la prova dell'esistenza di Dio dentro di sé.
La conoscenza ci arriva attraverso l'esperienza. Chi non ha sperimentato Dio, non può giudicare questo. Chiunque sia stato in grado di scoprire questa connessione in sé stesso, non ha bisogno di alcuna discussione o altra prova. La prova dell'esistenza di Dio è nascosta nell'uomo, e solo lì si può fare l'esperienza della comunione con Lui e sperimentare la più alta realizzazione. Le cose stanno così, e chi vuole trovare la vera prova di Dio deve andare verso sé stesso, perché non troverà niente da nessun'altra parte.