Una persona che cerca di acquisire La Conoscenza dovrebbe essere disposta a dedicare del tempo a prepararsi per l'apprendimento. L'illusione diffusa che sia l'insegnante che deve essere in grado di trasmettere adeguatamente le informazioni e lo studente ha solo bisogno di sedersi di fronte, cercando di non addormentarsi, non corrisponde alla realtà.

Ognuno di noi ha un'innata capacità di apprendere, questa è una qualità intrinseca. Come ogni abilità, inizialmente è formata ed espressa in alcuni meglio che in altri. Se non la sviluppi, puoi diplomarti al liceo senza comprendere né le basi della matematica superiore né la teoria della relatività. L'intero processo di apprendimento nelle nostre scuole è finalizzato allo sviluppo della memoria e allenamento dell'attenzione; per quanto riguarda l'apprendimento della Verità, sono anche esse qualità necessarie, ma non sufficienti.

La difficoltà di un principiante sta nel suo desiderio di ricevere qualcosa per cui non è ancora pronto. In questo caso, sembra un barattolo da 200 millilitri che immagina di poter contenere 200 litri. Considerando che l'intero processo di apprendimento implica un processo di trasformazione dell'essere, coloro che sono abituati a ricevere conoscenza sotto forma di idee, a livello della mente, non possono inizialmente capire perché la trasmissione immediata è impossibile.

In generale, il desiderio di ricevere senza preoccuparsi di lavorare su sé stessi è insito in quasi tutti all'inizio. A una persona che ha letto un paio di libri sul sentiero spirituale e li ha compresi a modo suo, sembra che tutti i segreti possano essere a sua disposizione se solo trova un insegnante disposto a condividerli. In questa fase, non è nemmeno possibile per lo studente spiegare perché non riesce a capire ciò che pensa di voler sapere. Mentre una persona rimane in questo stato, fisicamente non può ricevere la conoscenza: il suo vaso non è ancora pronto. Nella stessa misura, di regola, non è pronto né a livello della mente, né a livello delle emozioni, cioè di cuore.

Fino a quando un potenziale cercatore non riconosce e non accetta questo fatto, non imparerà nulla.  Sentirà non ciò che gli viene detto, considererà sé stesso chi non è in realtà. Fino a quando il ricercatore non si rende conto del fatto, che tutto ciò che ha imparato su sé stesso e sulla ricerca spirituale dai libri e dai programmi televisivi, è distorto dal prisma della sua mente e automaticamente corretto e modificato dal suo condizionamento, non diventerà un discepolo. Iniziare ad imparare può solo chi è in grado di mettere in discussione qualsiasi idea familiare per sé, qualsiasi modo di vedere sé stesso, le persone e il mondo intero. Solo chi è pronto a ribaltare i dogmi e superare l'inerzia del proprio pensiero, potrà percepire il mondo esterno ed interno così com'è.

Uno dei requisiti principali per uno studente, requisiti non esterni, non imposti dal Mastro, ma oggettivamente necessari - è l'apertura a nuove esperienze. Il cercatore non può essere dogmatico. Lui, per impostazione predefinita, deve essere sempre pronto a riconsiderare le sue idee sul mondo, su Dio e su sé stesso, perché ogni nuova esperienza correggerà e cambierà la sua conoscenza. Se il cercatore non è pronto per questo, se non sta cercando la verità, qualunque essa sia, ma la conferma di ciò che ha inventato nel suo tempo libero, troverà esattamente ciò che sta cercando: una bugia un po' più confortante.

Chiunque voglia imparare deve dare per scontato che la maggior parte dei suoi pensieri e valutazioni nascono da false premesse. Dovrà fare i conti con il fatto che la rabbia che prova, così come la tristezza che consuma tutto, non significano nulla e sono uno spreco di energia. Solo accettando questo fatto, avrà la possibilità di cambiarsi. L'errore principale di coloro che rivendicano l'alto titolo di cercatore, è l'attaccamento a varie forme di conoscenza di qualcun altro, percepite come proprie, l'attaccamento a esse e la volontà di difenderle fino all'ultima goccia di sangue. Questa è una conoscenza di ciò che dovrebbe essere una persona degna, questa conoscenza di ciò che è giusto e sbagliato.

 

Un atteggiamento critico nei confronti delle proprie reazioni emotive e mentali è alla base dell'apprendistato. Se non puoi essere scettico riguardo a qualsiasi pensiero, emozione o desiderio che sorge in te, supponendo che provenga dall'ego e sorga sotto l'influenza dell'illusione, non sarai in grado di imparare nulla. Un vero studente combatte sempre con sé stesso e supera la sua inerzia, la sua paura e ogni tipo di illusione. Se non è pronto a scartare alcuna idea santificata da qualche tradizione, non potrà percepire nulla di nuovo e la sua conoscenza sarà solo un insieme di cliché. Se una persona non è aperta a percepire e vivere un'esperienza apparentemente insignificante, diventerà un dogmatico o, se le cose stanno davvero male, un bugiardo. La paura di essere aperti, la paura della novità è sempre una forma di autoconservazione dello stato mentale. E ogni atto verso l’autoconservazione contraddice all’idea stessa della ricerca della verità - dopotutto, il fuoco distrugge la candela, non è vero?